RIEQUILIBRIO CRANIOSACRALE
Di cosa si tratta?
La miglior definizione forse è
il luogo dove la mente, il corpo e l’emozione si uniscono molto vicino al centro della nostra vita
“Dot. Zanardi”

Fa parte delle Terapie manuali di tipo osteopatico, se ben condotta, è vera e propria “arte” basata su precise conoscenze scientifiche dell’anatomia, della fisiologia della medicina, della psicologia. Si fonda sulla biochimica e biofisica del corpo e intime correlazioni tramite le fasce. Richiede particolare sensibilità, capacità d’intuito e ascolto per cogliere relazioni “sottili“ di tipo funzionale, connessioni “a rete” di tipo cibernetico tra funzioni di apparati, organi, visceri apparentemente lontani interconnessi da regolazioni a feedback, esperienze sensoriali ed emozionali che vanno oltre la relazione verbale psicologica.
Questo tipo di equilibrio rispecchia e riarmonizza la PERSONA nelle sue espressioni fondamentali attraverso manovre lievi, lente, garbate e precise, elimina gli squilibri presenti, stress fisici o psichici emozionali o energetici, sollecita le nostre naturali capacità di ricupero funzionale, resilienza o capacità di miglior adattamento e superamento delle difficoltà, traumi o esperienze dell’attuale vita .



Cosa aspettarsi dal riequilibrio craniosacrale
Il completamento di uno o più cicli di trattamento, forse meglio di altre cure più note può portare naturalmente alla consapevolezza, al ripristino delle capacità individuali di riconnessione e raggiungimento di equilibri e nuovi traguardi, realizzazione di progetti di vita, donando a chi vuole approfondire questa esperienza la verifica nell’ascolto, miglioramento della calma, benessere psicofisico e serenità.

FAQ
Quando può essere utile il craniosacrale?
Può essere utile per migliorare le proprie prestazioni sportive, in previsione o successivamente a uno stress, dopo eventi traumatici (fisici o psichici), interventi o ricoveri, età critiche (sviluppo, menopausa, gravidanza e post partum, nei neonati), per problemi di insonnia e per ogni volta che si vuole usufruire della propria miglior energia fisica e mentale, lucidità, calma e concentrazione.
Ci sono degli effetti collaterali?
Non si hanno effetti nocivi come può succedere con molti farmaci, può tuttavia capitare che dopo le prime sedute si accusino disturbi passeggeri, solitamente conseguenza dei distretti interessati, essi sono tuttavia in genere effetti positivi della terapia.
Ci si può sentire stanchi dopo la terapia?
Sì, può succedere. In genere il rilassamento indotto dalla terapia sull’organismo esprime uno stato di disequilibrio da trattare. Se il paziente si trova già in uno stato di estrema stanchezza, il corpo può reagire alle cure inducendo un senso di debolezza che può (deve) permettere alla persona di riposare meglio e ricaricarsi. Questa sensazione è benefica e non deve essere contrastata con attività intense, assunzione di caffeina, tè o altri eccitanti.
Quante sedute servono per completare una cura e con che frequenza?
Durata, frequenza e costi delle terapie possono essere difficili da prevedere senza conoscere in maniera accurata il caso clinico e senza aver analizzato se si tratti di un problema acuto o cronico, della durata o dalla distanza dalla data di comparsa dei disturbi, dal successo o fallimento di cure precedenti, dalla condizione clinica del soggetto, dall’assunzione di uno o più farmaci.
In un problema improvviso anche di elevata intensità ma di recente insorgenza, non precedentemente trattato, nelle malattie più acute la terapia può essere anche giornaliera e richiedere una decina di sedute, spesso anche meno ma, in altre situazioni non essendo cronicizzate possono essere sufficienti due o tre sedute (una o più volte alla settimana). Nelle malattie croniche è più difficile fare previsioni e spesso i risultati possono presentarsi anche tempo dopo la cessazione delle cure. A distanza di un mese si può ripetere un altro ciclo.
Devo fare qualcosa per prepararmi alla terapia?
è consigliato presentasi a stomaco vuoto e in condizioni igieniche adeguate. Durante il trattamento il paziente non dovrà svestirsi ma sono consigliati indumenti comodi che lascino libero il collo.